Francesca Libardoni nata a Trento e laureata in Architettura all'università di Venezia, lavora nella progettazione di interni ed esterni. La frequentazione di artisti , legata anche alla propria attività ed al proprio tessuto culturale, ha determinato una sua partecipazione al mondo delle arti figurative.
Nelle sue opere si trova tutta la serietà dell'intento, una notevole capacità manuale e soprattutto la concretezza nel proporre suggestioni, che derivano dal naturalismo ma trovano spazio anche nell'arte astratta. Ecco quindi una prosecuzione dell'informale in una ricerca luminosa che suggerisce la natura, servendosi dei suoi stessi elementi: sabbia, terracotta, legno. Con una visione della realtà che non può essere disgiunta dalla preparazione razionale che è propria di molti architetti, crea opere con una consapevolezza che deriva dai suoi studi. L'opera esiste in se stessa, ma come accade per molta arte contemporanea, anche in rapporto a dove verrà esposta.
Nei dipinti materici e non, la giovane artista suggerisce quindi un mondo in cui il muoversi della vita è ben evidente anche nelle sue pause e nei suoi rallentamenti. Nel contempo, un'invisibile geometria di rimandi e di rispondenze crea uno stilema che è nel nostro presente e che però si proietta anche in un futuro.
Al di là del momento culturale che suggerisce i modi espressivi a molti artisti, nasce un'adesione emotiva e una partecipazione nel momento della creazione dell'opera che risultano fondamentali per coloro che partecipano in prima persona alla creazione artistica. In realtà , ciò che conta non è il soggetto ma l'adesione che dà l'artista allo stesso, oltre che con le mani anche con il cuore.